Agorà IRC n. 11 novembre 2021
L’IRC nella scuola che cambia.
EDITORIALE: L’IRC nella scuola che cambia.
di Giuseppe Favilla pag. 3
Insegnamento della religione cattolica verso il Magis
di Marcello Giuliano pag. 4
Introduzione di storia delle religioni una possibilità? Intervista al prof.
De Carli
di Pasquale Nascenti pag. 6
L’Insegnamento delle relgioni in Europa
di Diletta De Laurentiis pag. 8
L’IRC come poesia, poesia come vocazione
Di Adriana Rinaldi pag. 10
Didattica delle religioni, orientali e occidentali, nell’ambito dell’IRC
di Costantino Bellusci pag. 12
Intervista al prof. Alberto Palese sull’insegnamento delle religioni in Canton Ticinio
di Paolo Bellintanti pag. 14
Schede Film per la didattica
di Riccardo Sciannimanico e Paolo Bellintani pag. 16
EDITORIALE a cura di Giuseppe Favilla
L’IRC, così come lo conosciamo, è un insegnamento relativamente recente. Ricordiamo che la sua riforma, da disciplina obbligatoria, che da insegnamento religioso è passato ad un insegnamento culturale, che fonda le sue radici nel cristianesimo cattolico, è del 1984.
Ci ritroviamo dinanzi ad un insegnamento che offre, nella sua nuova struttura, molte caratteristi- che utile per essere trasversale e che abbraccia le scienze sociali, ma al contempo mantiene le caratteristi- che di confessionalità che, all’occhio laico del- la società, risultano tal- volta difficili da recepire e per questo anche valorizzare.
Lo sforzo della nostra rivista, per il mese di novembre, è quello di interrogarsi sull’identità dell’insegnamento della religione cattolica oggi nella scuola che cambia e della possibilità di aprirsi, pur rimanendo nell’alveo dell’insegnamento con una forte identità confessionale, ad un eventuale insegnamento di storia delle religioni. I nostri redattori hanno fatto un grande lavoro di analisi e di trovare elementi fondanti e fondativi di una storia delle religioni che possa essere svolta, perché no, anche dagli attuali docenti di religione.
Lo sguardo sull’Europa risulta necessario per comprenderne le caratteristiche e analizzare la realtà locale per coglierne i cambiamenti culturali che da oltre un decennio interessa la scuola.
I cambiamenti in atto hanno influenzato anche la formazione dei docenti di religione che, con il nuo- vo percorso in Scienze Religiose, dal 2009 in poi, ha focalizzato l’attenzione sulla multiculturalità.
Non si può dire la stessa cosa però relativamente alle Indicazioni Nazionali dell’Intesa del 2012, ad avviso di chi scrive, non rispecchiano pienamente la volontà di aprirsi ad un insegnamento prettamente culturale, infatti vengono mantenute elementi molto forti di confessionalità, in modo par- ticolare nelle Indicazioni per la scuola primaria, che solo, attraverso una buona e corretta mediazione da parte del docente di religione, possono diventare occasione di confronto; occasione di riflessione con gli studenti e le studentesse. Il docente di religione dunque può realizzare, con gli strumenti metodologicididattici a propria disposizione, quel connubio or- mai necessario tra cultura e confessionalità, tradu- cendo in modo efficace quanto da più parti auspi- cato: un insegnamento culturale dell’IRC.